martedì 26 febbraio 2008

ELIO E LE STORIE TESE


Nel nostro crocevia dei mercati affrontiamo, oggi, la spinosa situazione di Banca Etruria (o PEL, come viene sintetizzata nel borsino).
La prima notizia che riportiamo è datata 18/02/2008:

Banca Etruria: ok soci ad aumento capitale da nominali 66 mln euro

Banca Popolare Etruria ha comunicato che l’assemblea dei soci ha deliberato l’aumento di capitale previsto dal piano industriale 2008/2009. L’operazione, funzionale al finanziamento della crescita a sostegno degli obiettivi complessivi di medio termine soprattutto in relazione al potenziamento della rete distributiva delle filiali, prevede: l’emissione straordinaria di azioni a pagamento da offrire in opzione agli azionisti, in ragione delle azioni possedute, per un valore nominale massimo di 66 milioni mediante l’emissione di massime n. 22.000.000 nuove azioni del valore nominale di 3 euro ciascuna, godimento 1° gennaio 2008; le azioni dovranno essere sottoscritte ad un prezzo pari al loro valore nominale maggiorato di un sovrapprezzo unitario non inferiore ad un minimo di 1 euro il cui esatto valore sarà determinato sulla base dell’andamento delle quotazioni del titolo Banca Etruria e delle condizioni di mercato in prossimità dell’offerta. I soci hanno anche approvato il cambio di denominazione in Gruppo Banca Etruria.

Occorre ricordare che l'Istituto di credito guidato da Elio Faralli aveva già messo in atto un aumento di capitale quasi 3 anni fa. Il Presidente si espresse così all'assemblea dei soci:

"Sentiamo viva la voglia di crescere e migliorare e l'operazione che si avvia oggi ci consente di guardare ancora più avanti, verso uno sviluppo ulteriore dell'Azienda. Dal 2 maggio comincia quindi per noi un nuova sfida, che vogliamo vincere insieme ai nostri Soci per continuare a svolgere con efficacia il ruolo di Banca di riferimento delle comunità locali".

Da allora la banca non è cresciuta, ha venduto la rete promotori a Banca Lombarda Private Investment (oggi UBI), ha venduto gli asset di gestione a Banca Popolare di Milano, ha venduto mutui alla Mecenate S.r.l (partecipata al 95% da Banca Etruria)......e ora richiede altri soldi al mercato con un titolo che ha ritracciato del 50% il suo valore negli ultimi 8 mesi.....

Tutti gli anni, almeno dai bilanci, si riscontra un aumento degli utili e la banca non cresce, anzi si deprezza.....
Non c'è che dire......non c'è che fare.....meglio stare a.... guardare!


1 commento:

Anonimo ha detto...

Per una volta ci piacerebbe non essere noi azionisti il valore aggiunto della "banca"....ma trarre qualche guadagno dalle azioni della banca stessa.
Da vecchio azionista....non aderirò a questo ennesimo spregio nei miei confronti. Lo faccia il Faralli l'aumento di capitale!